lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1.a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato, per riconoscere i segni grafici corrispondenti a determinati suoni, e formare così…
Nel mondo leggono molte, anzi moltissime persone: alcune sono lettrici frettolose, altri lettori distratti, e c’è chi i libri li divora; esistono lettori notturni, lettrici sui tram, studenti curvi su tomi ponderosi, amanti di best-seller, cultori di noir, collezionisti del raro o dell’usato. Insomma, ce n’è per tutti. In tanta varietà, viene fatto di chiedersi come si comportano rispetto ai lettori comuni la perfetta lettrice e il lettore ideale.
Il Vocabolario Treccani associa l’azione di leggere a quella di riconoscere: segni, specifica il compilatore, lettere che compongono parole che formano frasi che danno luogo a paragrafi, e così via. Ma leggere è semplicemente questo? O nell’atto di decifrare facciamo qualcosa di più? Per la lettrice perfetta o il lettore ideale, una sequenza di azioni plausibili in presenza di un libro potrebbe essere questa: lui/lei
1. Osserva il titolo: è la prima traccia, il primo segnale sulla direzione che prenderà il testo. Può suggerire, interrogare, esortare o perfino tentare di confondere, fuorviare le nostre aspettative, ma obbliga comunque a un lavoro di attenzione.
2. Assapora la copertina: chi ha detto che leggere non sia sexy? Illustrazione, composizione e dimensione sollecitano i sensi, trasmettono stimoli, risvegliano desideri e sollevano passioni.
3. Sfoglia il libro, lasciando che lo sguardo vada dove vuole. Anche negli e-book, un viaggio comincia prima ancora della prima pagina.
4. Cerca simmetrie: c’è qualcosa che si ripete? Un particolare può essere cruciale. Vale anche il contrario, le deviazioni dal percorso: chi le compie? Quale dei personaggi? Cosa aggiungono o evidenziano della struttura di un’opera e del suo significato?
5. Legge con la matita: non esita a evidenziare passi, sottolinea tratti che convincono o con cui è in disaccordo feroce. Destinatario dell’opera, il lettore ne è anche un interprete, e contano le sue opinioni.
6. Usa le ‘orecchie’: piega implacabilmente le pagine o colloca post-it o un segnalibro. Così facendo fissa i luoghi del percorso.
7. Prende appunti: anche solo una parola, un’esclamazione o un asterisco che aiutino a ricordare. Nella parte finale del libro, alcune case editrici lasciano pagine in bianco per le note personali: lui/lei ne fa uso.
8. Osserva l’anno di edizione e, se ci sono, gli anni delle successive ristampe: non è indispensabile sapere tutto della cronologia di un’opera, ma collocarla nel tempo amplia le prospettive di comprensione.
9. Mostra curiosità nei confronti del testo e del suo autore. Se il libro è piaciuto o ha prodotto effetti interessanti, s’ingegna per scoprirne di più.
10. Legge oltre i propri limiti: un testo apparentemente difficile, che mette a prova le nostre capacità, è destinato a rimanere nella nostra vita: quella scena o quel personaggio torneranno nell’immaginazione in contesti nuovi e imprevedibili. La lettrice/il lettore ideale è in perenne evoluzione.
11. Rilegge: nel suo famoso Perché leggere i classici, Italo Calvino (1923-1985) considera classici i “libri che esercitano un’influenza particolare”, opere che non finiscono mai di dire quello che hanno da dire. E non solo i capolavori acclamati dalla critica ma anche i nostri classici, quelli che per vicissitudini e peripezie sono diventati nostri amici. Siamo soliti dimenticarcene, riprenderli in mano è proficuo.
12. Infine, la lettrice perfetta e il lettore ideale vengono al Club di Lettura “Se Una Notte..“, accogliente ed umano: tutti leggiamo con l’ambizione nemmeno tanto segreta di starcene appartati e tranquilli. Poi ci si accorge che di libri è importante parlare e, parlando, svelare qualcosa di sé.
Ludovica Valentini

Eh, a giudicare da tanti degli studenti e studentesse che conosco, non è che la gente ci si dedichi tanto, a leggere in profondità. Beata indifferenza..
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Sona una letrice accanita ma finora non avevo sentito queste piacere all’avere il libro tra les mani prima da cominciare la sua lettura. Gracie.
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Grazie a lei, Nuria, per le sue gentili parole. Spero di avere l’occasione di conoscerla. Il Club si riunisce una volta al mese a Barcellona, la prossima edizione comincia a settembre e, se le fa piacere, le invierò notizie.
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Mi piace tantissimo la tua descrizione sui lettori (scusami i ribadisco il risparmio linguistico].
L’ho rileggerò più lentamente per assaporare meglio ogni definizione.
Viviana
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Parli delle lettrici e i lettori ideali? 🙂
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