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Mario Soldati: “I racconti del Maresciallo” (6)

Si conclude il racconto del Maresciallo Gigi Arnaudi. E' l'uomo, oltre che il poliziotto, a prendere la decisione. Adagio, cavò il proprio portafogli, e sfilò la fotografia. Le mani, pallide e magre, gli tremavano leggermente. All’anulare, brillava l’oro della fede. Era una donna giovane, bruna, bella, formosa: in prendisole, sorridente, e sdraiata su un muretto... Continue Reading →

Mario Soldati: “I racconti del Maresciallo” (5)

L'intuito guida il Maresciallo Arnaudi nella sua indagine. Mario Soldati, autore del racconto, è qui anche l'amico che ascolta. «Lascia stare, adesso. Comunque, quella sensazione fu decisiva. Raggiunto l’albero e il cadavere, osservai intorno per terra, come cercando qualcosa: vidi che le tracce continuavano. Le seguii. Andavano diritte all’idròvora. Dunque l’idea che avevo avuto era... Continue Reading →

Mario Soldati: “I racconti del Maresciallo” (4)

-Dovrei essere uno scrittore come te, per riuscire a descriverlo-. Due amici seduti al ristorante, il maresciallo Arnaudi racconta, Soldati fa da ascoltatore «Il mistero era: come mai, perché si era allontanato dalla macchina, ferito in quelle condizioni? Non certo con l’intenzione di chiedere soccorso: sarebbe andato per la strada: o, supponendo che le sue... Continue Reading →

Mario Soldati: “I racconti del Maresciallo (3)

Per Soldati, il racconto fatto dall'amico Gigi Arnaudi, maresciallo dei carabinieri, trascorre nel "tempo ideale della giustizia" «Bene, dico per telefono a quello della pompa: se nella macchina o vicino alla macchina non si trovano cadaveri né feriti, è buon segno: vuol dire che il signor… il signor Tale, e dico il nome dell’industriale, o chi... Continue Reading →

Mario Soldati: “I racconti del Maresciallo” (2)

Continua il racconto del Maresciallo Gigi Arnaudi all'amico Mario Soldati. I ricordi di un'Italia in buona parte scomparsa. Gigi si guardò intorno. Le vecchie sale, una dopo l’altra, divise dagli archetti e dalle colonnine, erano deserte. Il neon bluastro e funebre splendeva sulle tovaglie sparecchiate. Là in fondo, al buio, come in un antro, tremolava... Continue Reading →

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