Mangiarono sulla terrazza di legno sconnesso "Da Luigi", ma con tovaglia banca e bicchieri a calice di un vetro verde e leggerissimo che si appannò subito al vino d'Ischia ghiacciato. Sentirono il sapore di zolfo di quel vino mischiarsi in bocca al sale amaro del mare e le labbra diventare più dure e come anestetizzate... Continue Reading →
‘E’ di estate nei “Sillabari” di Goffredo Parise (3)
Scesero correndo lungo il sentiero e arrivarono ai piedi dei faraglioni. Lì entrarono in una cabina, appoggiarono maschere e pinne, si spogliarono in fretta nudi e si guardarono chiusi tra le vecchie assi piene di mare e di sale, poi si abbracciarono per un momento e tutti stretti sentirono il loro odore (lei lo annusò... Continue Reading →
‘E’ di estate nei “Sillabari” di Goffredo Parise (2)
Il signor Morgano li accompagnò alla loro stanza e spalancò le finestre su una grande terrazza che guardava la Certosa e il mare. Coltissimo, il napoletano capì dei due giovani sposi tutto quanto c'era da capire, la natura selvatica ed elegante di lei, il cervello a conchiglia di lui (che già conosceva), notò con occhio... Continue Reading →
‘E’ di estate nei “Sillabari” di Goffredo Parise (1929-1986)
Appartenente alla lettera "E" dei Sillabari, "Estate" è il titolo di questo racconto, che l'autore dedicò a Natalia e Alessandra Ginzburg. Un giorno di ottobre sul battello Ischia-Capri un uomo appoggiato al parapetto di prua contro il vento e il sole guardava fisso e senza pensiero il blu del mare e le spume bianche. Disse:... Continue Reading →
Sono le città di Kublai Kan, ma non è Marco Polo a descriverle
In Cara Cina, pubblicato nel 1966, Goffredo Parise offriva una descrizione di Pechino che richiama alla mente il Marco Polo di Italo Calvino di fronte al sovrano Kublai Kan La nuova ascesa del gigante cinese, protagonista del terzo millennio, era stata preconizzata da osservatori, giornalisti e scrittori del '900. Ecco un saggio tratto dalla raccolta... Continue Reading →