La primavera, come la vita, è un miracolo. Lo nota qui Massimo, il barista dell’immaginaria Pineta dove Marco Malvaldi ambienta i suoi romanzi.
In questi tempi di diffuso materialismo e di uso incontrollato delle risorse naturali, fa bene ristorarci osservando la Natura in tutta la sua bellezza. La primavera, come ogni stagione, ci ricorda il miracolo della vita. Ne sembra consapevole anche Massimo, il barista ideato da Marco Malvaldi per il suo BarLume, caffè immaginario della provincia toscana situato nell’altrettanta immaginaria Pineta.
Pur non essendo necessariamente – o sempre – un romantico, Massimo sorpende a volte il lettore con riflessioni che appartengono anche a noi, pensieri che sicuramente ognuno ha coltivato o espresso passeggiando in un bosco, osservandone le foglie, o anche semplicemente avvertendo il cambio delle stagioni in città. Per tutte e tutti valga allora questa pagina verde che annuncia l’arrivo imminente della primavera.
Intorno a lui, nonostante il freddo, si vedeva che la pineta stava imbastendo le prove generali per il ritorno della primavera. Spuntavano le prime gemme dalle cime dei rametti nuovi, e l’aria stessa, sebbene fredda, era molto meno umida e infida di qualche giorno prima. Fra non molto, d’improvviso, il calendario avrebbe preso il sopravvento sulla meteorologia, e nel giro di alcune settimane l’ora legale avrebbe completato il lavoro. Primavera, signori, primavera. Un altro giro di giostra intorno al sole completamente gratis per tutti voi, per ognuno di voi, compresi quelli che ormai ci hanno fatto l’abitudine e non si meravigliano più per il miracolo annuale della pineta che torna alla vita.
Il brano è stato tratto da A bocce ferme, di Marco Malvaldi, edito da Sellerio, Palermo, nel 2018.
Che l’attesa sia per tutti dolce, e così la lettura.
Ludovica Valentini
Ah, ricordare davvero che ogni aspetto dell’esistenza è miracoloso, una meraviglia!!
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