Nel romanzo Tre atti e due tempi, Giorgio Faletti (Asti 1950) narra la vicenda di un ex-pugile ed ex-carcerato, che tenta di sottrarre il figlio calciatore alla truffa in cui è coinvolto con la sua squadra.
Finzione letteraria e fatti di cronaca si uniscono nel romanzo Tre atti e due tempi di Giorgio Faletti (Asti 1950), pubblicato da Einaudi nel 2011, anno in cui scoppiò un nuovo scandalo di scommesse sul calcio che vide coinvolti atleti e persone legate al mondo dello sport. Nella storia ideata da Faletti, la narrazione, dai toni emotivi, è in prima persona: Silvano, detto Silver, Masoero è un ex-pugile che in gioventù ha partecipato ad incontri truccati; scoperto, ha pagato l’errore con la prigione. Ormai sessantenne, tenta di salvare il figlio Roberto, calciatore di serie B involucrato a sua volta in una truffa.
Roberto si è ammutolito di colpo. Dalla mia espressione ha capito che sapevo tutto. Mi ha guardato e nei suoi occhi c’erano un sacco di domande alle quali avrebbe voluto una risposta. Ma le mie erano più urgenti e più importanti.
-In quanti ci siete dentro? Della squadra, intendo?
Lui ha sospirato. Poi ha lasciato cadere la sacca e mi ha girato le spalle.
-Stanne fuori, papà.
Mi sono avvicinato, l’ho afferrato per un braccio e l’ho voltato a forza verso di me.
-Stanne fuori?
Ho alzato la voce, perché ero arrabbiato sia con lui che con il resto dell’umanità.
-Stanne fuori, mi dici? Ma siete impazziti, tu e tutti gli altri? Volete finire in galera?
Roberto mi ha guardato, poi un sorriso beffardo è apparso sul suo viso. Mi ha indicato con un gesto rapido della mano.
-Senti da che pulpito viene la predica.
Sullo sfondo delle periferie delle città del nord, Faletti traccia un racconto dal ritmo poliziesco che non tralascia l’aspetto affettivo, il rapporto tra un padre imperfetto e un figlio che sta per commettere lo stesso errore. Infonde speranza l’ovvia parte morale, non è mai troppo tardi per ravvedersi e ricominciare, e avvince la strategia di Masoero padre per cambiare le sorti di una partita truccata.
Genitori eroici e figli redenti. 🙂 Il calcio visto nel mondo della serie B, dove a vite modeste il miraggio di facili guadagni appare spesso irresistibile. Eppure ognuno dei personaggi ha talento, e bisogna imparare a non arrendersi, a credere nelle proprie capacità.
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