Poeta e forse uomo di corte, Folgòre da San Gimignano ci ha lasciato alcuni sonetti dedicati ai mesi e ai giorni della settimana. Ecco “Agosto”, freschissimo e ricco di desideri esauditi.
D’agosto si vi do trenta castella
in una valle d’alpe montanina,
che non vi possa vento di marina,
per istar sani e chiari come stella;
e palafreni da montare ’n sella,
e cavalcar la sera e la mattina:
e l’una terra a l’altra sia vicina,
ch’un miglio sia la vostra giornatella,
tornando tuttavia verso la casa;
e per la valle corra una fiumana,
che vada notte e dí traente e rasa;
e star nel fresco tutta meriggiana:
la vostra borsa sempre a bocca pasa,
per la miglior vivanda di Toscana.
Lo possiamo notare, in “Agosto” tutto viene augurato in abbondanza: “trenta castella”, “cavalcar la sera e la mattina”, stare al fresco “tutta meriggiana”, per non dire della “miglior vivanda”. La vita ci viene offerta come un ideale di piacevoli occupazioni. In questo, Folgòre si avvicinava alla letteratura cortese-cavalleresca, con cui certo ebbe familiarità.
E per non essere da meno, anche il Club “Se Una Notte..” augura a lettrici e lettori trenta castelli, pomeriggi freschi e splendide letture.
Ludovica Valentini

Osservare e scrivere con senso di pienezza invero è grata occupazione. 🙂
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