Dal 31 maggio al 2 giugno 2019, il Club “Se Una Notte..” ha realizzato un viaggio alla scoperta dei luoghi di Giorgio Bassani (1916-2000). Ecco le immagini più personali.
La Ferrara narrata da Giorgio Bassani ha per sfondo episodi di storia italiana nel ventennio fascista. Alle pagine dello scrittore il Blog del Club “Se Una Notte..” dedica vari articoli. Qui ricordiamo invece alcuni dei momenti condivisi dal gruppo durante il soggiorno in questa città, incuneata grazie al suo autore nella memoria e nella coscienza di tutti.

Venerdì 31 maggio – pomeriggio. Interregionale Veloce Bologna-Ferrara: cominciamo a leggere Bassani sul treno dopo un volo avventuroso e una corsa in tassì dall’aeroporto alla Stazione Bologna Centrale. E’ il turno di Carmen: il frammento, tratto da Gli occhiali d’oro, parla di questo stesso percorso ferroviario. Anna Maria si rinfresca col ventaglio; Cesca e Xavier ascoltano; Toni mantiene l’equilibrio sul vagone che ondeggia. A Ferrara ci aspetta il resto del gruppo, arrivato in città con altri mezzi e da altre località.

Venerdì 31 maggio – sera. Cena al ristorante ‘Il Mandolino’: cappellacci con la zucca ed altre specialità ferraresi. Qui siamo al caffè. A destra, nell’ordine: le bellissime viaggiatrici Anna Maria ed Eva; Montserrat in esclusiva per noi senza occhiali da sole; Román sorridente. In fondo al tavolo, anche Rosa sorride. Sinistra: Viviana e Serenella, sempre fotogeniche; Xavier; Carmen, bellezza statuaria. In fondo, Toni, tesoriere del viaggio; a lui facciamo pagare il conto, ovviamente con il contributo della comunità. La foto è di Cesca.






Sabato 1o giugno – mattina. Biblioteca Ariostea, frequentata anche da Bassani. Eva ritrova Arianna, amica bibliotecaria che cortesemente ci mostra il monumento funerario di Ludovico Ariosto e ci guida fino all’antica Sala di Anatomia, dove posiamo attorno al tavolo delle dissezioni. Carmen e Serenella discorrono sotto le magnifiche volte della Biblioteca mentre Xavier, gran lettore, occhieggia curioso i libri. Infine Rosa, con prospettiva e fuga.

Sabato 1o giugno – pomeriggio. Via Salinguerra. Viene citata nel racconto delle Cinque storie ferraresi dedicato a Lida Mantovani. La Prof, al sole come i gatti, prova a leggere. Foto courtesy di Rosa.

Sabato 1o giugno – sera. Piazza Trento e Trieste, anticamente Piazza delle Erbe. Passeggiata dopo la cena presso la ‘Osteria del Ghetto’. Siamo arrivati ieri, domani sera si riparte e già sembra siano passate settimane intere.

Domenica 2 giugno – mattina. Cimitero della Certosa. Davanti alla chiesa di San Cristoforo incontriamo Massimo, udinese che risiede a Ferrara da 20 anni. Su invito della Prof ci legge un frammento di Bassani dal racconto delle Cinque storie ferraresi dedicato alla maestra Clelia Trotti. Tutti ci innamoriamo della sua gentilezza.


Domenica 2 giugno – pomeriggio. Cimitero ebraico. Al sole visitiamo la tomba di Giorgio Bassani e all’ombra leggiamo da Il giardino dei Finzi-Contini la parte sul mausoleo di famiglia, edificato dal patriarca Moisè. Tra le silhouette si distingue Viviana che gentilmente si gira a guardare l’obiettivo. Alla macchina prima Román e poi Cesca.

Domenica 2 giugno – tardo pomeriggio. Oggi in Italia si è celebrata la Festa della Repubblica. Ci dirigiamo verso la Stazione, da lì prenderemo il treno fino a Bologna e poi il volo notturno per Barcellona. In Via Vignatagliata, una lapide ricorda gli allievi della Scuola ebraica scomparsi nella Shoah. Di fatto, in ogni angolo di Ferrara abbiamo trovato testimonianze di ciò che la Storia ricorda: guerra, esclusione, sacrificio, martirio. La speranza è che il passato offra riflessioni e insegnamenti per il futuro.




È accaduto, quindi potrebbe accadere di nuovo. (Primo Levi, I sommersi e i salvati)
Si ringraziano, in ordine alfabetico: Viviana Baró, Serenella Cesare, Francesca Coca, José Antonio Cubillo, Montserrat Olivella, Evangelina Oriol, Rosa María Sánchez, Anna Maria Tàrrega, Carmen Xipell, Xavier Filella, Román Vilaclara nonché il personale della Biblioteca Ariostea, della Locanda del Furioso, dell’Albergo Europa, dei ristoranti ‘Il Mandolino’ e ‘Osteria del Ghetto’ e dell’Arcispedale Sant’Anna. Un grazie sentito anche a tutti i passanti occasionali che con il loro sapere hanno arricchito la nostra esperienza.
Ludovica Valentini


Leggi anche:
La Ferrara di Giorgio Bassani (1916-2000)
La Ferrara di Giorgio Bassani (2): Sera a Castello
La Ferrara di Giorgio Bassani (3): Cimitero ebraico di Via delle Vigne
Si chiude qui la rassegna di ricordi e già pensiamo al prossimo viaggio.
"Mi piace"Piace a 2 people
Tante grazie Ludo e tutti quelli che hanno collaborato con tante fotografie bellissime.
Un abbraccio e buon state!
"Mi piace"Piace a 2 people
Beh, i vostri nomi ci sono tutti. Immortalati dalle foto e dal Blog!
"Mi piace"Piace a 2 people
Un Viaggio moto bello che ci ha permesso conoscere Ferrara e condividere I ricordi di Bassani nel luoghi originale.
Dall’arrivo un treno fino al piccolo ommaggio nel cimitero ebraico.
E tutte quelli magnifici paste e antipasti.
Dove sarà il prossimo?
"Mi piace"Piace a 2 people
Hai ragione Toni, vivere la letteratura nei suoi luoghi è un privilegio e un regalo per l’immaginazione. Un applauso anche agli antipasti e alle varietà di pasta che abbiamo provato!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Dove sara il prossimo viaggio? Bisognerà continuare a leggere insieme per scoprirlo… 🙂
"Mi piace"Piace a 2 people
Lessi , Ho letto, Lego,
Ricordo il bel viaggio a Ferrara, il ruolo centrale la letteratura da Bassani,
una dimensione europea legata a la tradizione.
Abbiamo rivitalizzato luoghi AD ALTA VOCE, Ludovica la nostra guida let
teraria non lascia un minuto per la mediocrità e stimola la mente per il
sviluppo della fantasia e l’emancipazione dal senso critico.
Ferrara sarà. sempre ricordata al Club ” Se una notte ”
.Per la seconda volta, abbiamo raggiunto il nostro scoppo.
Grazie a tutti
"Mi piace"Piace a 2 people
Cara Carmen, sei sempre gentilissima. Grazie delle tue parole. E’ stato un bel viaggio davvero, un altro da aggiungere ai ricordi del Club “Se Una Notte..”
"Mi piace""Mi piace"