Altre pagine salienti del nostro viaggio.
… io riandavo con la memoria agli anni della mia prima giovinezza, e a Ferrara, e al cimitero ebraico posto in fondo a via Montebello. (Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini)
A partire del secolo XVII, la zona denominata Orto degli ebrei, ricchissima di verde, divenne quello che oggi si conosce come Cimitero ebraico di Ferrara; a questo fa riferimento Bassani proprio all’inizio del romanzo Il giardino dei Finzi-Contini:
Rivedevo i grandi prati sparsi di alberi, le lapidi e i cippi raccolti più fittamente lungo i muri di cinta e di divisione, e, come se l’avessi addirittura davanti agli occhi, la tomba monumentale dei Finzi-Contini: una tomba brutta, d’accordo – avevo sempre sentito dire in casa, fin da bambino – ma pur sempre imponente, e significativa non fosse altro che per questo dell’importanza della famiglia.

Un portale in stile liberty costruito nel 1911 costituisce l’accesso a questo cimitero dove, insieme ai suoi personaggi, è sepolto anche l’autore. Continua Bassani:
E mi si stringeva come non mai il cuore al pensiero che in quella tomba, istituita, sembrava, per garantire il riposo perpetuo del suo primo committente – di lui, e della sua discendenza – uno solo, fra tutti i Finzi-Contini che avevo conosciuto ed amato io, l’avesse poi ottenuto, questo riposo. Infatti non vi è stato sepolto che Alberto, il figlio maggiore, morto nel ’42 di un linfogranuloma; mentre Micòl, la figlia secondogenita, e il padre professor Ermanno, e la madre signora Olga, e la signora Regina, la vecchissima madre paralitica della signora Olga, deportati tutti in Germania nell’autunno del ’43, chissà se hanno trovato una sepoltura qualsiasi.
Qui inizia il percorso della rimembranza che dà avvio al romanzo. A partire da qui, i ricordi del narratore ci porteranno fino alla voce di Micòl Finzi-Contini, ritratta ancora bambina affacciata al muro di cinta del giardino di famiglia. Siamo nel giugno del 1929. Nell’autunno 1938, dopo la promulgazione delle leggi razziali, i due personaggi si incontreranno di nuovo ed avrà luogo, per il narratore, una vagheggiata quanto infelice storia d’amore. E’ lo svolgersi del Bildungsroman o romanzo di formazione, che vede il protagonista farsi adulto attraverso la sofferenza e la perdita. Sullo sfondo la grande tragedia collettiva: la deportazione degli ebrei e la shoah.
Ludovica Valentini
… il sogno di voluttà che sta sepolto / sotto le pietre nude con la tua sorte. (Gabriele D’Annunzio, Ferrara)

Ferrara, tomba di Giorgio Bassani (1916-2000) – foto di Rosa Sánchez e José Antonio Cubillo
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La Ferrara di Giorgio Bassani (4): Cimitero della Certosa
Il cimitero ebraico di Ferrara è un vero e proprio parco, con magnifici alberi e grandi spiazzi erbosi che invitano a sostare all’ombra delle fronde. Piuttosto vicino alla tomba di Giorgio Bassani (1916-2000), decorata da una scultura di Arnaldo Pomodoro, se ne trova una dedicata ai Finzi-Magrini. Viene fatto di pensare all’intervista che Bassani rilasciò al Resto del Carlino alcuni anni prima di morire in cui, facendo riferimento al suo romanzo “Il giardino dei Finzi-Contini”, avrebbe dichiarato: «Mi sono ispirato alla famiglia del vecchio professore Magrini». Ad eccezione del figlio Uberto, che morì di linfogranuloma come il suo gemello letterario Alberto, tutti i membri della famiglia Magrini furono deportati in Germania.
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Ho un ricordo indiminticabile de la visita a la tomba di Giorgio Bassani a Ferrara ed ho publicato questo nella mia pagina INSTAGRAM @Vilaromano:
“Literary travel: our Italian Book Club of Barcelona visiting the grave of Giorgio Bassani in the Jewish Cemetery of Ferrara. We visited the places of “Il Giardino dei Finzi-Contini”, that we had read and enjoyed in our Reading Group, together with Ludovico Ariosto (Orlando Furioso), Torcuato Tasso and Goethe. Bassani took the family Finzi-Magrini (Nbr. 3) as his inspiration!”
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Unforgettable indeed, Roman, thank you very much for your note: I thoroughly enjoyed writing the bits on Ariosto, Tasso, and Goethe for our literary journey and I am glad they resonated with you. Club “Se Una Notte..” is definitely a place for international readers like you. 🙂
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Cimiteri… luoghi di memoria…custodi della parte piú intima di ciascuno di noi…in essi dovremmo trovare la pace di un’avvenuta riconciliazione con la vita. Non é cosí, oggi se ne é perso il culto: la loro sacralitá é profanata dall’incuria e dall’indifferenza, segno dell’inciviltà che ci circonda.
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Grazie del commento. E’ vero, il rapporto con questi luoghi ‘e cambiato per alcuni. Per altri però rimane invariato, e continua ad essere profondo e pieno di sentimento.
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